L’area del Contratto di Lago è sottoposta a molteplici vincoli finalizzati a tutelare il suo ricco patrimonio ambientale e paesaggistico. Localizzazione ed estensione di questi vincoli possono essere analizzate con maggior dettaglio usando l’applicativo webGIS (vedi Cartografia).
Segue una breve presentazione del sistema di tutele.
L’area protetta
L’80,6 % dell’area del Contratto di Lago è interna al Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano. In essa ricade anche il Monumento Naturale Pantane e Lagusiello (Comune di Trevignano Romano).
I siti della Rete Natura 2000
L’area del Contratto di Lago è in gran parte interessata da Zone di Protezione Speciale (87,9%) e Zone Speciali di Conservazione (44%):
- ZPS IT6030085 “Comprensorio Bracciano – Martignano”
- ZPS IT6030005 “Comprensorio Tolfetano-Cerite-Manziate” (in minima parte)
- ZSC IT6030010 “Lago di Bracciano”
- ZSC IT6010034 “Faggete di monte Raschio e Oriolo
- ZSC IT6030008 “Macchia di Manziana”(in minima parte)
Le aree a regime idraulico alterato
Lo sfruttamento eccessivo di acque sotterranee attraverso estrazioni da pozzi produce un abbassamento delle falde e la conseguente riduzione della portata del deflusso di base. Per deflusso di base si intende la portata dei corsi d’acqua direttamente alimentata dalle acque sotterranee; essa costituisce il deflusso in alveo in assenza di precipitazioni.
Il mantenimento di un adeguato deflusso di base superficiale dipende dall’equilibrio tra ricarica degli acquiferi e prelievi per utilizzazioni antropiche. Considerato che il deflusso di base superficiale svolge un ruolo fondamentale nel sostentamento degli ecosistemi acquatici e che la portata naturale dei corpi idrici (che oltretutto ricevono le acque reflue) è uno dei fattori che maggiormente determinano lo stato di qualità, assume fondamentale importanza mantenere il deflusso di base ad un livello compatibile con il sostentamento della vita acquatica per il raggiungimento di un buono stato di qualità ecologico.
Le cosiddette aree a regime idraulico alterato sono state individuate distinguendo tra aree di attenzione e aree critiche. Nelle “aree di attenzione” si rileva un’alterazione dei livelli piezometrici, mentre i prelievi noti e i fabbisogni stimati si mantengono entro valori piuttosto contenuti e comunque confrontabili con i valori medi riscontrati nell’acquifero. Nelle “aree critiche” l’elevato sfruttamento determina livelli di alterazione della circolazione idrica e dei livelli piezometrici significativamente superiori a quelli delle aree circostanti, con rischio di compromissione in tempi brevi sia delle capacità di erogazione e di ripresa dell’acquifero sia dell’approvvigionamento idrico delle attività ivi presenti.
Il 93,5 % dell’area del Contratto di Lago ricade in area critica.
Il vincolo idrogeologico
Il 38% dell’ambito di bacino, al netto della superficie occupata dal lago, è sottoposto a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. 30 dicembre 1923, n. 3267.
I vincoli paesaggistici
L’area è interamente sottoposta a un regime di tutela paesaggistica, per effetto della presenza di una molteplicità di vincoli di cui al D.Lgs. 42/2004 e al Piano Territoriale Paesaggistico Regionale, spesso sovrapposti, a testimonianza del suo elevato valore paesaggistico.